“Strage a Tokyo, gas nervino nel metrò”
“Dovunque avvenga, ogni piccola Apocalisse occupa il nostro teleschermo: ci colpisce, ci offende, ci spaventa. E, dunque, è inutile scrutare i sintomi del Duemila. L’Apocalisse è già incominciata, e non è fatta di pezzi di cielo che, misteriosamente e improvvisamente, sfracellano il genere umano”
Il Corriere della Sera di martedì 21 marzo 1995
“Ma i più, a quanto pare, reagiscono agli eccessi di immagini spaventose coltivando amorosamente le erbe anestetiche dell’indifferenza. Quando vedono spettacoli tremendi, cambiano canale, e scelgono Beautiful o altri dolciumi americani. E così si consolano, fingendo di vivere altrove: a ovest dell’Apocalisse”Giuliano Zincone
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006