Attentato di Berlino: terrore al mercatino di Natale | L’omicidio di Andrej Karlov

19 dicembre 2016. Poco dopo le ore 20, l’estremista islamico tunisino, Anis Amri, piombò con un autoarticolato sulla folla di un mercatino di Natale di Breitscheidplatz, nel quartiere berlinese di Charlottenburg, provocando 13 morti e una sessantina di feriti. Il mezzo, rubato al camionista polacco Łukasz Urban ritrovato ucciso nell’abitacolo del veicolo travolse bancarelle e clienti per circa 50 metri prima di fermarsi nei pressi della Chiesa della memoria. Nella notte del 23 dicembre 2016, il sospetto attentatore, fuggito dopo la strage, è stato ucciso in Italia a Sesto San Giovanni (Milano) durante un controllo di polizia all’esterno della locale stazione ferroviaria. La responsabilità dell’attentato è stata rivendicata dallo Stato Islamico, con un video di propaganda diffuso attraverso l’agenzia di propaganda Amaq. Lo stesso giorno si ricorda anche per l’omicidio dell’ambasciatore russo Andrej Karlov, ucciso a colpi d’arma da fuoco sparati a breve distanza da Mevlüt Mert Altıntaş, un giovane poliziotto locale mentre presenziava davanti ai media a una mostra d’arte ad Ankara in Turchia. Il fotografo turco Burhan Ozbilici, dell’Associated Press, che ha immortalato l’omicidio ha ricevuto per i suoi scatti il World Press Photo of the Year.
 

Il Corriere della Sera di martedì 20 dicembre 2016

«Sangue sotto l’albero di Natale, in quel centro di Berlino che è il centro dell’Europa e forse anche, al giorno d’oggi, dei valori occidentali»

Franco Venturini


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