Diavoli in Paradiso
«La storica, infinita notte italiana di Champions a Manchester si colora di rossonero. Diavoli in Paradiso»
«La finale europea orgogliosamente italianizzata non sfugge alla condanna dei rigori. Una sorta di nemesi storica per un calcio che non ama le avventure e trova nell’agonismo e nell’annullamento dell’avversario le sue forme di spettacolo. E mentre un miliardo di spettatori sparsi in tutto il mondo spengono i televisori sulla scena dell’Old Trafford, al culmine dello sfinimento, non resta che il prato. Per il Milan è il verde pascolo del paradiso. E i nuovi campioni d’Europa vi si tuffano in mucchio, mescolando stanchezza e felicità. Non c’è cocktail più eccitante nello sport»
Il passato è la memoria del presente.
La Gazzetta dello Sport di giovedì 29 maggio 2003
«L’eroe di questa sfida povera di qualità diventa Dida, il portiere. Ha parato tre rigori. E le sue mani hanno finito col dare persino una patina di giustizia al verdetto. Il Milan ha fatto qualcosa di più della Juve: in qualità e in numero di occasioni da gol. È stato proprio bello vedere Paolo Maldini, il glorioso capitano, sollevare quella coppa così piena di fascino»
Candido Cannavò
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006