Giornali storici presenta:
«I Sovrani ed il Duca d’Aosta sui luoghi devastati dal Vesuvio»
«La terra sussultava, come presa da una tremenda convulsione: sembrava che la crosta terrestre volesse squarciarsi per permettere il passaggio alla forza gigantesca che ribolliva e fremeva nelle sue viscere. In un attimo tutti gli abitanti si precipitarono fuori dalle case, gridando, piangendo, urlando, implorando i santi, chiamandosi l’un l’altro con accenti strazianti, folli di terrore […] Le numerose scariche elettriche che solcavano il cielo di bagliori sanguigni rendevano più orrido lo spettacolo»
Il passato è la memoria del presente.
Il Corriere della Sera di martedì 10 aprile 1906
«Un rombo violento e spaventevole che sembrava il rimbombo di mille cannoni esplosi contemporaneamente nelle viscere della Terra, ruppe i vetri delle finestre spalancò le porte, gettò il terrore nell’animo degli abitanti […] Tutta la montagna sembrava come avvolta in una nube di sangue. Verso il cratere pareva che si fosse aperta un’immensa fontana di fuoco, che dava bagliori vivissimi e illuminava sinistramente i paeselli circostanti e le campagne»Redazione Corriere della Sera
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006