Guerra del Golfo

⇒ 17 gennaio 1991, guerra del Golfo. La guerra è cominciata con un bombardamento al cuore dell’Iraq. Poco prima della mezzanotte ora italiana l’annuncio del grande network americano ABC:
 
«A Bagdad è entrata in azione la contraerea, sono scoppiati incendi sparsi in tutta la città, a pochi metri dai centri nevralgici del potere»
Con la risoluzione 678 (29 nov. 1990), il Consiglio di sicurezza dell’ONU diede un ultimatum al­l’Iraq, autorizzando l’uso della forza. Formatasi una coalizione militare guidata dagli USA e composta da altri 34 Paesi, il 17 gennaio 1991, con l’inizio dell’operazione Desert storm, l’Iraq fu dunque invaso e pesantemente bombardato dal governo George H.W.Bush, che si proponeva di restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait, dopo che questo era stato invaso e annesso il 2 agosto 1990 dall’Iraq di Saddam Hussein per via delle sue considerevoli riserve petrolifere. I combattimenti videro l’uso massiccio di uranio impoverito, e non risparmiarono le infrastrutture e le popolazioni civili.
 

Sul Corriere della Sera di giovedì 17 gennaio 1991 nell’articolo “Il prezzo del silenzio” Franco Venturini scrisse:

«Più dello scoppio delle prime bombe, più del fragore degli eserciti in movimento, è stato un silenzio a parlare di guerra nel primo giorno del dopo ultimatum: il silenzio di Saddam Hussein, il suo rifiuto di cogliere le occasioni di disimpegno dal Kuwait che ancora ieri gli sono state offerte, la sua ostinata corsa verso il baratro a dispetto degli appelli e degli inviti alla saggezza»

Guerra del Golfo

Corriere della Sera di giovedì 17 gennaio 1991

«Mi pare esistano tutti i presupposti perché la guerra nel golfo, se guerra ci sarà, sia una guerra giusta. Ma oltre che giusta, dev’essere anche efficace e utile»

Norberto Bobbio

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