Il discorso di Hitler al Reichstag

Il discorso di Hitler al Reichstag
28 aprile 1939
Giornali storici presenta:
Il discorso di Hitler al Reichstag
Il Corriere della Sera di sabato 29 aprile 1939 titola:
«Il discorso di Hitler al Reichstag. L’indissolubile amicizia tra l’Italia e il Reich»
Il 15 aprile 1939, Franklin Delano Roosevelt invia a Adolf Hitler e Benito Mussolini uno strano telegramma. La prima reazione di quest’ultimo, a detta di Ciano, è di stizza; il Duce si rifiuta persino di leggerlo e, una volta fatto, lo definisce “un frutto della paralisi progressiva”. Pochi giorni dopo, il 20 aprile, con un “discorso polemico” risponde al presidente americano. Hitler farà altrettanto, il 28 aprile, in un memorabile discorso pronunciato davanti al Reichstag in seduta plenaria.
Nell’articolo dedicato a cura della Redazione possiamo leggere:
«Il calore dell’eloquenza del Führer è dato anche dalla profonda certezza che lo anima, di parlare in nome d’una causa, non solo patriottica, ma giusta e umana […] Constata che il mondo è posto dinanzi al dilemma della pace o della guerra, ma al tempo stesso stabilisce a chi risalgono le responsabilità d’una situazione così tesa e a chi spetterebbe la colpa dell’avere scatenato un conflitto distruttore»
Il passato è la memoria del presente.

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Il Corriere della Sera di sabato 29 aprile 1939

«So perfettamente che la Gran Bretagna ha conquistato i propri territori coloniali con la forza e spesso con la brutalità, ma so anche che nessun altro impero è stato costruito altrimenti. La storia non considera i metodi ma i risultati che tali metodi consentono di ottenere. […] L’Inghilterra ha dato al mondo molti grandi uomini, ma la Germania in questo non le è stata da meno. L’immane sforzo compiuto nel corso di tre secoli per salvare il nostro popolo dalla distruzione è costato il sacrificio di tante vite umane; un sacrificio molto più grande di quello che altri popoli hanno dovuto sopportare per affermare la propria esistenza […] Se la Germania, sempre attaccata, non è stata in grado di difendere il suo territorio e per questo costretta a sacrificare molte delle sue province, ciò è dipeso principalmente dal suo scarso peso politico e dalla conseguente impotenza nei confronti delle altre Nazioni! Quella particolare situazione è stata ampiamente superata!»
Adolf Hitler

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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»

Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006

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