Giornali storici presenta:
«Trentanove morti presso Liegi per l’incendio di un cinema»
Nell’articolo dedicato, a cura del corrispondente sul posto, possiamo leggere:
«Un fulmineo tragico incendio ha completamente distrutto ieri nel pomeriggio il cinema “Rio” a Sclessin, un villaggio industriale considerato un sobborgo di Liegi. Trentanove i morti estratti sinora dalle macerie, e fra di essi numerosi lavoratori e figli di lavoratori italiani. Gli spettatori erano circa centocinquanta»
Il passato è la memoria del presente.
Il Corriere dell’Informazione di lunedì-martedì 4-5 aprile 1955
«Lotte, che il capo della polizia ha definite “furibonde”, si svolgevano intanto nello spazio compreso fra i cordoni di protezione e il cinema in fiamme, fra gli agenti e coloro i quali non essendo riusciti a trovare i figli, tentavano di superare la barriera del fuoco per andare a cercare i bambini nel cinema. I crolli si facevano sempre più gravi e frequenti, e anche due pompieri erano stati ustionati»Corrispondente del Corriere della Sera
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006