Giornali storici presenta:
«Il Papa che ha cambiato il mondo»
Nell’articolo dedicato a cura di Paolo Mieli possiamo leggere:
«Anche nei campi come quelli inerenti al tema della vita in cui le posizioni di molti laici non si sono ricongiunte a quelle della Chiesa, ha costretto tutti a guardare ad esse come ad intuizioni di fede dalle quali non si può prescindere e che per giunta prima o poi possono rivelarsi “vere” anche sotto il profilo scientifico. Talché oggi ci parrebbe un errore da parte della Chiesa cercare, come è accaduto in molti precedenti conclavi, un successore a Wojtyla all’insegna di una voluta discontinuità»
Il passato è la memoria del presente.
Il Corriere della Sera di domenica 3 aprile 2005
«Oggi mi viene da pensare che quell’uomo che per ventisei anni ha guidato la Chiesa è stato, in qualche modo, il meno ascoltato nel mondo: ha viaggiato, ha predicato, ha speso tutte le sue forze per convincere i potenti alla dottrina della pace, ma mi pare che le sue parole non siano state ascoltate. L’ultimo desiderio del Santo Padre è stato chiedere che gli recitassero la liturgia delle ore, e gli è stata letta l’ora terza del breviario, la preghiera che comincia con l’invocazione a Dio: “Vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto”. Il Signore ha ascoltato il suo figlio Karol. Che ora venga anche in nostro aiuto»Enzo Biagi
📝 Sentitevi liberi di interagire con i vostri commenti, proposte o considerazioni. Non mancate di scrivermi se conservate anche voi questo evento o altri importanti giornali storici.
«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006