«Samp tricampione. Scudetto, Vialli-gol tifo stile Mantovani»
«L’epica della conquista è stata sovrastata dalla dea della bellezza. Penso che la vera festa della Samp sia stata ieri quella sinfonia di gioco che la squadra ha offerto come sintesi della sua sublime stagione […] Se mi chiedessero di indicare, tra le tante, una delle virtù di questa divina “creatura” calcistica che felicemente piana sulla Genova sampdoriana, io avrei una risposta pronta: la bellezza. Si, è vero, è difficile trovare uno scudetto che non sia bello: per la gioia che ti dà, per le sofferenze che è costato, per gli avversari che hai battuto, per tutto ciò che esso significa in un’Italia innamorata del calcio. Ma questo ha qualcosa di diverso: è già nato bello, poi strada facendo è diventato bellissimo»
La Gazzetta dello Sport di lunedì 20 maggio 1991
«Al di sopra delle aride ed eloquenti motivazioni, si ergono i ricordi. Belli, naturalmente. Basta accarezzare la memoria: un calcio di classe, un campionario di gol d’autore, saggezza tattica sposata a sobria eleganza, pochissimi sgarri sul piano disciplinare e un tifo caldissimo, più disposto a canti che alle becere urla»Candido Cannavò
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006