La vittoria di Hitler alle elezioni
«Lo spirito tedesco é metodico e analitico. Perciò il grandissimo movimento che oggi trionfa in Germania ha preso nome dalla duplice tendenza: nazionale e sociale. Il movimento italiano che, sotto la guida di Mussolini, ha trionfato dieci anni or sono, con sintesi suggestiva e romana, fu chiamato Fascismo: parola che non morrà. Ma in sostanza anche il social-nazionalismo germanico entra nel quadro universale del Fascismo, come vi entrano o vi entreranno tutti i movimenti che tendono all’affermazione della sovranità nazionale nello Stato e per lo Stato, e al tempo stesso si propongono un programma di rinnovamento sociale»
Corriere della Sera di martedì 7 marzo 1933
«Il successo questa volta ancor più evidente, dell’hitlerismo in Germania, desta dunque in Italia la massima simpatia per una innegabile corrispondenza di sentimenti, di idee, di programmi. È un poco anche una vittoria nostra: non cercata, né bramata con intemperante impazienza, perché l’Italia non è solita d’andar cercando altrove la controprova della bontà delle proprie istituzioni; ma comunque gradita, perché dimostra come le forze sane nel mondo non siano ancora perdute, anzi in certi casi finiscano con l’imporsi attraverso l’eloquente linguaggio dei plebisciti»
Redazione Corriere della Sera
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