L’attentato a Ronald Reagan

L’attentato a Ronald Reagan
 
30 marzo 1981

Giornali storici presenta:
L’attentato a Ronald Reagan
 
Il Corriere della Sera di martedì 31 marzo 1981 titola a tutta pagina:
 
«Reagan ferito in un attentato»
Mentre si trovava a Washington per un discorso sindacale, il 40° Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan fu gravemente ferito da uno dei sette colpi di arma di fuoco sparati da John Hinckley, uno squilibrato innamorato dell’attrice Jodie Foster che con questo gesto voleva attirare la sua attenzione. Il fatto ebbe luogo mentre Reagan usciva dall’hotel Hilton scortato dai suoi agenti. Nel mentre salutava i suoi cittadini, il giovane texano Hinckley sparò contro di lui e la sua scorta. Reagan fu ferito gravemente ma sopravvisse. Il portavoce della Casa Bianca James Brady ebbe la peggio perché le lesioni subite gli procurarono una paralisi a vita.

Nell’articolo di fondo, ‘Il prezzo della libertà’ a cura della Redazione, possiamo leggere:
 
«Il grande libero Paese da cui dipendono tanti destini dall’intero mondo, registra nelle sue pagine anche queste azioni solitarie che, nelle loro conseguenze, fanno tremare intere nazioni, interi blocchi dello schieramento degli Stati. Il sangue è sempre stato una parte della storia, è una verità che non è il caso di scoprire in questa drammatica notte»

Il passato è la memoria del presente.
 

 
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Il Corriere della Sera di martedì 31 marzo 1981

«Una segreta, violenta componente dell’America ogni tanto esplode come la vena segreta d’un vulcano. In questa vena, sono compresi gli umori contradditosi d’una storia ancora giovane, che spesso si è radicalizzata. In aspre contese, in selvagge rese di conti. Si pensa al West, a quei larghi cappelli che Reagan è così fiero di poter portare. La libertà ha anche questi prezzi che si pagano purché resti la libertà»
 
Redazione Corriere della Sera

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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»

Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006 

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