«La corona di Carlo & Camilla»
«L’hanno descritto apatico, distaccato, stanco. No: Carlo III era pensoso. Sotto la pioggia di Londra – il cielo inglese non perdona neppure i reali – è andato in scena uno spettacolo per il mondo e un esame di coscienza per la famiglia reale britannica: saremo ancora degni della corona, del ruolo, dei privilegi, della nostra storia? La domanda è questa, Carlo, uomo intelligente, lo sa»
«Il destino si è compiuto. Re Carlo ha cinto ieri quella corona agognata per 70 anni: ma è come un traguardo colto fuori tempo massimo. Perché lo scintillio regale si è fatto ormai polvere del tempo che si posa su un capo stanco»
Il Corriere della Sera di domenica 7 maggio 2023
«Se l’incoronazione di Elisabetta apriva una nuova era, quella di Carlo sembra chiuderla. Lei era una giovane ventenne sulla quale la Gran Bretagna, appena uscita dalla guerra, proiettava come su un foglio bianco le sue speranze, Carlo porta invece su di sé tanti fardelli e tutto il peso della senilità»Luigi Ippolito
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006