L’Italia entra nell’Euro

L’Italia entra nell’Euro
 
25 marzo 1998

Giornali storici presenta:
L’Italia entra nell’Euro
 
Il Corriere della Sera di giovedì 26 marzo 1998 titola:
 
“L’Italia supera l’esame, ammessa in Europa”
L’ingresso nella moneta unica europea rappresenta non solo un passaggio epocale della nostra Storia economica, ma, per dirla con le parole di Carlo Azeglio Ciampi, significava al tempo aver “messo in salvo l’Italia”. L’approdo all’Euro non fu semplice. L’Istituto Monetario Europeo bocciò in un primo momento l’Italia e poi, nel giro di una notte, la ammise nel grande consesso della nuova divisa. Una manciata di ore che trasformarono un appuntamento segnato dal rigore e dal ritmo burocratico dei banchieri centrali d’Europa in un vero e proprio thriller. Un giudizio negativo sul nostro Paese poteva scatenare fin dal mattino un catastrofico attacco contro la lira, azzerando ogni speranza di convergere verso l’euro ed erodendo i redditi degli italiani. (La situazione drammatica avvenuta in Grecia).

Nell’articolo dedicato a cura della Redazione possiamo leggere:
 
“Ora è ufficiale. L’Italia adotterà la moneta unica il 1°gennaio 1999 insieme con altri 10 Paesi europei. Lo ha proposto ieri la Commissione europea. La decisione verrà ratificata il prossimo 2 maggio dal vertice dei capi di governo e dei ministri finanziari dell’Unione. L’Olanda comunque, ha chiesto ulteriori garanzie a Roma: un piano per l’azzeramento del deficit e misure per il ridimensionamento del debito pubblico, che preoccupa le banche centrali. Soddisfatto il governo Prodi ha brindato con il vice Veltroni e alcuni ministri, tra i quali il titolare del Tesoro Ciampi. Prodi ha poi ringraziato il Paese ‘per i sacrifici’ compiuti per andare in Europa. Euforia in Borsa”
Nel taglio basso, il Consiglio di Stato blocca la somministrazione gratuita della cura Di Bella, sostenendo il pensiero del ministro della sanità Rosi Bindi.

Il passato è la memoria del presente.
 

 
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Il Corriere della Sera di mercoledì 25 marzo 2015

“Un Paese che si è meritato la documentata fiducia della Commissione e dell’Istituto monetario europeo, malgrado la nota situazione del debito pubblico, ha interesse a corroborare in queste settimane la fondatezza di quella fiducia mediante la spontanea assunzione di impegni pluriennali, se possibile fatti propri da larga parte delle forze politiche”
 
Mario Monti

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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»

Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006

 

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