«La prima giornata di guerra tra l’Italia e l’Austria»
«Le popolazioni della riva adriatica hanno avuto il primo onore della guerra coi varii e inani tentativi del nemico. Sono state le prime a constatare per quali ragioni noi dovevamo far questa guerra e perché questa guerra sia veramente di necessaria defissa. Le nostre navi vigilano, ma il loro compito e d’una difficoltà senza pari. E se esse riusciranno come erediamo, a impedire che i tentativi nemici abbiano gravi conseguenze, avranno dimostrato una preparazione e un valore ammirevoli; e la potenza navale dell’Austria sarà stata battuta anche se la flotta rimarrà cautamente al riparo in Pola»
Il Corriere della Sera di martedì 25 maggio 1915
«Era previsto che, appena dichiarata la guerra, vi sarebbe stata un’azione offensiva contro la nostra costa adriatica, intesa a produrre un effetto morale anziché a raggiungere un obbiettivo militare. Ma si era provveduto per fronteggiarla, rendendola di brevissima durata»Redazione Corriere della Sera
📝 Sentitevi liberi di interagire con i vostri commenti, proposte o considerazioni. Non mancate di scrivermi se conservate anche voi questo evento o altri importanti giornali storici.
«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006