L’omicidio di Marco Biagi

L’omicidio di Marco Biagi
 
19 marzo 2002

Giornali storici presenta:
L’omicidio di Marco Biagi
 
Il Corriere della Sera di mercoledì 20 marzo 2002 titola a tutta pagina:
 
«Torna il terrorismo, ucciso consigliere del governo»
Bologna, l’economista Biagi, colpito da sei proiettili, viene assassinato da un commando delle Nuove Brigate Rosse, mentre rincasava dalla stazione in bicicletta. Il giurista italiano fu ucciso mentre era in corso la stesura della riforma da lui promossa, ispirata a una maggior flessibilità dei contratti di lavoro. L’arma usata per l’omicidio, risultò la stessa impiegata per il delitto di Massimo D’Antona il 20 maggio 1999.

Nell’articolo di fondo dal titolo: “Ripiombati”, il direttore Ferruccio De Bortoli scrisse:
 
«In una tiepida sera di marzo siamo ripiombati, di colpo, nel clima opprimente degli anni Settanta. Tornati al secolo scorso. Come precipitati nel buio. Anni di follia che pensavamo consegnati per sempre all’incerta storia del nostro Paese»
Nel taglio medio, la reazione del mondo politico e dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Il passato è la memoria del presente.
 

 
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Il Corriere della Sera di mercoledì 20 marzo 2002

«In una tiepida sera di marzo siamo ripiombati, di colpo, nel clima opprimente degli anni Settanta. Tornati al secolo scorso. Come precipitati nel buio. Anni di follia che pensavamo consegnati per sempre all’incerta storia del nostro Paese. E il pensiero ripercorre velocemente una lunga lista di nomi. Interminabile»
 
Ferruccio de Bortoli

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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»

Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006

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