Giornali storici presenta:
Nell’articolo interno al giornale, ‘Demarchelier. I suoi “istanti di verità”’ a cura di Matteo Persivale, possiamo leggere:
«Francese di Le Havre, dei grandi scrittori d’oltralpe aveva il talento della leggerezza: una foto di Demarchelier è come un paragrafo di Henri-Pierre Roché, apparentemente semplice nella costruzione sintattica ma impossibile da imitare […] Anna Wintour, che per Vogue lo usò con tanta intelligenza da trasformarlo in un personaggio di Il Diavolo veste Prada (la celebre frase “Chiamate Patrick” per risolvere le varie emergenze fashion) ha riassunto la sua bravura così: “Scatta foto semplici alla perfezione, che ovviamente è una cosa immensamente difficile. Nelle sue foto le donne attraenti diventano belle e le donne belle sembrano vere”»
Il passato è la memoria del presente.
Il Corriere della Sera di sabato 2 aprile 2002
Il Corriere della Sera di sabato 2 aprile 2002. pag.31
«Patrick Demarchelier, scomparso l’altroieri a 78 anni dopo una lunga malattia, ha consacrato la sua vita alla ricerca della verità che illumina la bellezza. In una carriera straordinaria ha fotografato le modelle più importanti e le celebrities, sempre fedele al suo metodo»Matteo Persivale
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«La cosa essenziale del giornale è il fatto che è in grado di ordinare e organizzare il mondo che ci entra in casa. L’arte di fare un giornale, infatti, consiste nel non riflettere semplicemente e passivamente la realtà, ma nel darle una forma. Giornale è sinonimo di ordine e di regolarità. Altrimenti non avrebbe senso. Questo ordine viene prodotto e stabilito ogni giorno, sempre di nuovo. E così, la mattina alle sette, il mondo può tornare a essere in ordine. E dopo la nostra lettura il caos può nuovamente fare la sua irruzione»
Wilhelm Schmid, La pienezza della vita, 2006